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Come distinguere gli stati d’ansia dagli attacchi di panico?

Spesso vengono confusi, ma sono stati d’animo profondamente diversi, per caratteristiche, frequenza e gravità. Impariamo quindi a riconoscerli e a capire come affrontare questi momenti critici nella vita degli adulti e, oggi con maggiore frequenza, degli adolescenti.

L’ansia è un’esperienza umana universale. Tutti, a un certo punto della vita, ci troviamo  a provare sensazioni di preoccupazione, agitazione ed allerta. In molte circostanze, le emozioni d’ansia possono svolgere un ruolo utile, preparandoci ad affrontare sfide o situazioni di pericolo. 

Tuttavia, l’ansia diventa un problema quando si manifesta in modo persistente e interferisce con la nostra vita quotidiana. Ognuno di noi ha una “finestra di tolleranza” soggettiva, all’interno della quale impara a regolare questa emozione. Quando la regolazione non è più sufficiente e si esce dalla finestra allora possono iniziare a comparire i primi sintomi clinici.

L’attacco di panico è un fenomeno o disturbo più complesso che, rispetto alle forme d’ansia, rivela forza e intensità maggiori, con conseguenze fisiche e psichiche dolorose, a volte drammatiche: paura, terrore, perdita di controllo.

In questo articolo, mi pongo l’obiettivo di esplorare le differenze tra questi due fenomeni, evidenziando i loro sintomi, le possibili cause, le modalità di diagnosi e le opzioni di trattamento e cura.

Come si manifestano gli stati d’ansia. Che ansia!

L’ansia è un’emozione normale che proviamo tutti di tanto in tanto. Può manifestarsi come una sensazione di preoccupazione, tensione o nervosismo riguardo al futuro o a situazioni specifiche. L’ansia può essere utile in alcune circostanze, ad esempio spingendoci ad affrontare situazioni potenzialmente pericolose. Tuttavia, quando l’ansia diventa cronica, può essere dannosa per la salute mentale e fisica.

Quando parliamo di stati d’ansia, ci riferiamo in generale a una sensazione persistente di preoccupazione o apprensione. L’ansia è quindi una reazione normale agli impegni e alle sfide della vita quotidiana. Tuttavia, le persone che provano stati d’ansia con maggiore o minore frequenza, possono sentirsi inquiete o nervose senza una causa specifica evidente. Proviamo allora a esplorare i sintomi più comuni degli stati d’ansia, che possiamo provare tutti, giovani e adulti.

  1. Preoccupazione costante –  Le persone ansiose spesso si preoccupano di eventi futuri, situazioni sociali o altri aspetti della vita quotidiana senza una ragione chiara. Questa preoccupazione può essere difficile da controllare.
  2. Irritabilità – Lo stato d’ansia può renderci più irritabili e sensibili alle piccole frustrazioni della vita quotidiana.
  3. Sensazioni fisiche – L’ansia può causare sintomi fisici come tensione muscolare, sudorazione e tremori. A volte nei casi più gravi anche mal di testa, cefalee e disturbi gastrointestinali possono essere una conseguenza a lungo termine.
  4. Difficoltà a concentrarsi – Le persone che provano ansia possono avere difficoltà a concentrarsi su compiti e attività quotidiane, perché la loro mente è costantemente preoccupata.
  5. Sensazione di affaticamento – L’ansia può essere estenuante mentalmente, portando a una sensazione di stanchezza o esaurimento.
  6. Disturbi del sonno – L’ansia comporta difficoltà a dormire o a mantenere un sonno profondo e ristoratore.

Gli stati d’ansia sono una condizione molto comune nelle persone e si mostrano con una gradazione diversa per ciascuna persona: possono essere lievi o gravi, in intensità o per frequenza. Le cause di uno stato d’ansia sono complesse e includono una combinazione di fattori: genetici, ambientali e psicologici.

Gli stati d’ansia sono una condizione molto comune nelle persone e si mostrano con una gradazione diversa per ciascuna persona

Gli attacchi di panico: sintomi e manifestazioni corporee più frequenti

Gli attacchi di panico -come suggerisce la stessa espressione- sono episodi improvvisi e intensi di ansia che si verificano in modo acuto e spesso raggiungono il picco rapidamente. Sono episodi caratterizzati da sintomi fisici e psicologici gravi; vediamo insieme quelli più diffusi.

  1. Palpitazioni – Il cuore può battere velocemente e irregolarmente durante un attacco di panico, causando una sensazione di terrore. 
  2. Sudorazione e tremori – Durante un attacco di panico, è comune sperimentare sudorazione e tremori in tutto il corpo.
  3. Sensazione di soffocamento o mancanza d’aria – Alcune persone possono sentirsi soffocate o incapaci di respirare durante un attacco di panico.
  4. Dolori al petto – Gli attacchi di panico possono causare dolori al petto, che possono essere scambiati per sintomi di un problema cardiaco.
  5. Sensazione di svenimento o instabilità –  Molte persone sperimentano una sensazione di svenimento o di perdita di controllo durante un attacco di panico.
  6. Paura di morire o di impazzire – Le persone che vivono un attacco di panico, spesso ammettono di provare una paura intensa di morire o di perdere il controllo razionale durante l’attacco.
Attacchi di panico: i principali sintomi

Gli attacchi di panico possono essere molto spaventosi e debilitanti. Possono anche verificarsi in qualsiasi momento, anche durante il sonno. Le persone che hanno avuto un attacco di panico possono vivere con la costante paura di un altro episodio, il che può portare a un circolo vizioso di ansia.


La parola “panico” deriva dalla radice comune della parola “Pan”, che ha origini nella mitologia greca. Pan, nella mitologia greca, era il dio della natura, dei boschi, dei campi e dei pascoli; spesso raffigurato come un essere metà uomo e metà capra, con corna e zampe caprine. 

Pan era anche associato alla musica e al suono del flauto. La sua figura incuteva spesso un senso di meraviglia e timore nei cuori delle persone quando lo incontravano nei boschi o nei luoghi selvaggi.

L’etimologia della parola “panico” ha le sue radici in questa figura mitologica. Il termine “panico” è usato per descrivere una paura improvvisa e intensa che può sopraffare qualcuno in determinate situazioni. 

Questo termine deriva dalla credenza che l’apparizione improvvisa o il suono inaspettato di Pan nei boschi potesse causare terrore tra coloro che lo sentivano o lo vedevano. La presenza di Pan veniva quindi associata a un senso di paura e ansia, che ha portato alla creazione della parola “panico” nella lingua inglese e in altre lingue europee.


Differenza tra attacchi di panico e stati d’ansia: durata, intensità e cause

Dopo aver esaminato esaminato le caratteristiche distintive degli stati d’ansia e degli attacchi di panico, possiamo esaminare le differenze principali tra questi due fenomeni.

Durata e frequenza: come distinguere ansia da attacco di panico

Una delle principali differenze tra gli attacchi di panico e lo stato d’ansia consiste nella durata e nella frequenza degli episodi. Gli attacchi di panico sono episodi acuti e intensi che si verificano improvvisamente e raggiungono il picco in brevissimo tempo, pochi minuti. Questi attacchi sono spesso sporadici e possono verificarsi solo occasionalmente.

D’altra parte, lo stato d’ansia è una condizione più persistente e a lungo termine. Le persone che provano stati d’ansia sperimentano costantemente sintomi di ansia senza un inizio o una fine definiti. Questa condizione può durare per settimane, mesi o addirittura anni.

Intensità dei sintomi

Un’altra differenza significativa è l’intensità dei sintomi. Gli attacchi di panico sono caratterizzati da sintomi molto intensi e spesso debilitanti. Le persone che vivono un attacco di panico possono sentirsi come se vivessero una situazione di vita o di morte.

Lo stato d’ansia, d’altra parte, è caratterizzato da sintomi meno intensi, sebbene possano essere ancora molto fastidiosi e sgradevoli. Mentre le persone con uno stato d’ansia possono sentirsi costantemente inquiete o nervose, i loro sintomi solitamente non raggiungono l’intensità degli attacchi di panico.

Eventi scatenanti e cause

Gli attacchi di panico possono spesso essere scatenati da situazioni specifiche o da fattori di stress particolari. Ad esempio, alcune persone possono sperimentare attacchi di panico solo quando si trovano in luoghi affollati o quando si sentono sopraffatte da situazioni sociali. Tuttavia, gli attacchi di panico possono anche verificarsi improvvisamente senza un motivo apparente.

Lo stato d’ansia, al contrario, può essere causato da una combinazione di fattori, compresi i fattori genetici, l’ambiente, gli eventi traumatici passati e i modelli di pensiero negativi. È spesso più difficile identificare una causa specifica dello stato d’ansia, poiché è una condizione più generale e a lungo termine.

Gli attacchi di panico possono essere scatenati da situazioni specifiche o da fattori di stress particolari.

Diagnosi  e approccio terapeutico: come affrontare ansia e attacchi di panico

Nella mia attività accade spesso di trovarmi di fronte a persone che parlano di attacchi di panico quando in realtà si tratta di ansia. Un intervento iniziale di tipo psicoeducativo può fare la differenza nell’approcciarsi al trattamento dei sintomi. Portare le persone a conoscere meglio i funzionamenti fisiologici e non solo psicologici dell’ansia aiuta a capirne meglio il senso, a normalizzarla e ad affrontare il percorso psicoterapeutico in maniera più produttiva e consapevole, senza cadere nella disperazione, che tra l’altro nel lungo periodo può favorire sviluppi di tipo più depressivo.

La differenza nell’intensità e nella frequenza dei sintomi tra attacchi di panico e stati d’ansia influisce anche sulle opzioni di trattamento. Nel caso degli attacchi di panico, il trattamento terapeutico può concentrarsi sulla gestione e la prevenzione degli attacchi stessi. Questo può suggerire una terapia cognitivo-comportamentale (CBT) per affrontare i pensieri catastrofici e i comportamenti di evitamento associati agli attacchi di panico. In alcuni casi, possono essere prescritti farmaci anti-ansia o antidepressivi.

Per lo stato d’ansia, il trattamento tende a essere più orientato alla gestione generale dei sintomi di ansia. La terapia cognitivo-comportamentale può ancora essere efficace per identificare e affrontare i pensieri ansiosi, ma il trattamento può anche includere tecniche di gestione dello stress, meditazione, mindfulness, esercizio fisico regolare, una dieta equilibrata e, solo in alcuni casi, farmaci.

La diagnosi corretta degli attacchi di panico o degli stati d’ansia è fondamentale per un trattamento efficace. Di solito, un professionista della salute mentale, come uno psicoterapeuta o uno psichiatra, condurrà una valutazione completa per determinare la natura dei sintomi della persona e se si tratta di attacchi di panico, stato d’ansia o una combinazione di entrambi.

Una volta stabilita la diagnosi, l’approccio terapeutico può essere personalizzato per adattarsi alle esigenze specifiche del paziente. Ecco alcune opzioni di trattamento che possono essere considerate.

Trattamento terapeutico degli attacchi di panico

  1. Terapia cognitivo-comportamentale (CBT) – Questo approccio terapeutico può aiutare il paziente a identificare i pensieri negativi e catastrofici che scatenano gli attacchi di panico e ad affrontarli in modo più costruttivo.
  2. Terapia farmacologica – In alcuni casi, il medico può prescrivere farmaci come gli ansiolitici o gli antidepressivi per aiutare a ridurre la frequenza e l’intensità degli attacchi di panico.
  3. Tecniche di gestione dello stress – Imparare a gestire lo stress e a rilassarsi può essere utile per prevenire gli attacchi di panico. Esempi di questi approcci possono essere percorsi di apprendimento di terapie autogene o della mindfulness.

Trattamento terapeutico degli stati d’ansia

  1. Terapia cognitivo-comportamentale (CBT) –  Questa terapia può aiutare il paziente a identificare i pensieri ansiosi e a sviluppare strategie per affrontarli in modo più positivo.
  2. Terapia di rilassamento – Tecniche come la respirazione profonda, la meditazione e lo yoga possono aiutare a ridurre lo stato d’ansia.
  3. Stile di vita sano – Una dieta equilibrata, l’esercizio fisico regolare e un buon riposo sono fondamentali per gestire uno stato d’ansia.
  4. Farmaci – In alcuni casi, possono essere prescritti farmaci per trattare lo stato d’ansia, come gli ansiolitici o gli antidepressivi.

In conclusione, gli attacchi di panico e lo stato d’ansia sono due fenomeni distinti, anche se spesso confusi. Gli attacchi di panico sono episodi intensi e acuti di ansia, mentre lo stato d’ansia è una condizione più persistente e a lungo termine caratterizzata da sintomi meno intensi. 

La diagnosi corretta degli stati d’ansia o attacchi di panico è fondamentale per garantire un trattamento efficace, e le opzioni terapeutiche possono variare in base alla natura dei sintomi dell’individuo. Sia gli attacchi di panico che lo stato d’ansia sono trattabili, e con l’aiuto di uno psicoterapeuta esperto, molte persone possono migliorare significativamente la loro qualità di vita e imparare a gestire l’ansia in modo efficace.

Per approfondire: Vagal control of the heart decreases during increasing imminence of interoceptive threat in patients with panic disorder and agoraphobia

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