Come dare ai ragazzi il giusto spazio personale che permetta loro di lavorare su sé stessi e migliorarsi, creando occasioni di incontro e orientamento anche con i genitori.

L’adolescenza è quella complessa fase della vita durante la quale l’adolescente conquista le abilità e le competenze necessarie ad assumersi le responsabilità in vista del futuro stato di adulto.

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Gli adolescenti sono impegnati in un difficile processo di attribuzione di senso a quello che sta loro accadendo.

Questo momento di passaggio, dallo stato di bambino a quello di giovane adulto, è costituito da una costante evoluzione e continue trasformazioni. In questo momento della vita gli interrogativi e i dubbi su di sé, i mutamenti del proprio corpo, i conflitti con i genitori, i rapidi cambiamenti causano una fase di disequilibrio in cui tutto viene rimesso in discussione.

Quando sono adolescenti, i ragazzi o le ragazze sono impegnati in un difficile processo di attribuzione di senso a quello che sta loro accadendo.

L’adolescente è impegnato ad accettare il proprio corpo che si sta modificando, a consolidare la propria identità di genere, a costruire una sua personalità, a relazionarsi con i coetanei, staccarsi dai genitori, costruirsi dei sistemi motivazionali, dei valori, un’etica personale e una progettualità legata al futuro.

Purtroppo, oggi, sempre più spesso tutti questi aspetti assumono un peso emotivo eccessivo, provocando stati prolungati di sofferenza psicologica che, a volte, si protraggono fino a diventare dei veri e propri problemi di natura clinica.

Non è semplice capire se alcuni comportamenti dell’adolescente riguardino il suo normale percorso di crescita, o se si tratti di segnali o sintomi che il ragazzo o la ragazza manifestano per chiedere aiuto, e che quindi vanno accolti e compresi con maggiore attenzione.

Il dialogo tra genitori e figli è essenziale

Spesso l’adolescente trasferisce all’interno della famiglia i conflitti che vive nel tentativo di affrontare e gestire le difficoltà che questa fase della vita necessariamente comporta.

In questa circostanza, può essere di aiuto un supporto psicologico o uno psicoterapeuta specializzato che consenta all’adolescente di esprimersi e trovare uno spazio sicuro in cui fermarsi a riflettere, riuscendo gradualmente a costruire un’autostima positiva, a comprendere le proprie esperienze, a conoscere le proprie emozioni e migliorare la propria capacità comunicativa e relazionale, in particolare con i genitori.

È inoltre fondamentale in questa fase che il professionista sia sufficientemente esperto per intercettare eventuali segnali più preoccupanti, che possono far pensare allo svilupparsi di una patologia più complessa e che necessita di un approccio clinico e multidisciplinare.

In questa particolare fase evolutiva spesso i genitori si trovano in profonda difficoltà, confusi e indecisi su quale strada percorrere per aiutare i propri ragazzi. Può essere quindi utile confrontarsi con uno psicoterapeuta per capire come procedere al meglio quando percepiamo segnali di sofferenza nei nostri ragazzi.

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In questa fase evolutiva spesso i genitori si trovano in profonda difficoltà

Come riconoscere i segnali di allarme

Ma quali sono i segnali di allarme nell’adolescente, per i quali sarebbe indicato consultare un professionista? Eccone alcuni, sui quali è possibile lavorare insieme ai nostri ragazzi:

  1. scarsa tolleranza alla frustrazione
  2. difficoltà ad addormentarsi
  3. calo dell’appetito o disturbi alimentari
  4. difficoltà di apprendimento, di concentrazione, stress scolastico
  5. isolamento sociale
  6. aggressività o episodi di rabbia improvvisi e incontrollati
  7. comportamenti oppositivi e provocatori
  8. uso o abuso di sostanze stupefacenti o alcool
  9. autolesionismo
  10. ossessioni (solo qualche esempio: ossessione da contatto, ipocondria … Qui, alcuni spunti di riflessione: Disturbo ossessivo compulsivo)

È inoltre possibile che nell’adolescenza si manifestino disturbi “clinicamente” rilevanti, quali i disturbi di personalità e le psicosi. Per queste evenienze è fondamentale il supporto di specialisti formati ed esperti: uno psicoterapeuta potrebbe suggerire -insieme al percorso di aiuto psicologico- anche un approccio farmacologico, proponendo una co-terapia con un neuropsichiatra. In questo caso, una diagnosi precoce è vitale per attivare la terapia più efficace.

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I disturbi della personalità negli adolescenti

Il lavoro dello psicoterapeuta in adolescenza si sviluppa su diversi livelli:

  1. dare al ragazzo e alla ragazza il giusto spazio personale per permettere loro di lavorare su sé stessi;
  2. lavorare anche con i genitori, creando le più opportune occasioni di incontro e orientamento (counseling psicologico).

Può essere utile sviluppare un approccio multidisciplinare. Nel mio studio sarà possibile avere momenti di incontro anche con professionisti diversi come la pedagogista che ad esempio si interfaccia con la coppia genitoriale, il ragazzo e le scuole.

Infine, dobbiamo considerare che i fenomeni tipici dell’adolescenza possono essere compresi meglio anche tenendo conto delle modificazioni che avvengono a livello cerebrale negli adolescenti.

Le ripercussioni emotive e psicologiche dei nostri ragazzi in adolescenza hanno una base neurologica legata ad un processo fondamentale, che avviene in tutti i mammiferi, in questa fase evolutiva: il pruning.

Mi limito qui a una breve precisazione, rimandando ad un futuro post un approfondimento dedicato.

Cosa si intende per pruning neuronale?

Il pruning neuronale è caratterizzato da una potatura dei neuroni cerebrali. Raggiunge il suo apice durante l’adolescenza e determina il “rimodellamento” dei circuiti cerebrali. Il pruning sinaptico non solo rafforza le sinapsi cerebrali (per approfondire: “Sinapsi cerebrali” su Wikipedia), ma consente anche di farle sopravvivere mediante un processo di selezione. Questo meccanismo serve per mantenere le sinapsi più efficienti. Sono così eliminate, le sinapsi inefficienti e raramente utilizzate. La trasmissione tra le diverse aree cerebrali migliora, matura“.

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Anatomia di un neurone del cervello

Consiglio due articoli interessanti che spiegano nello specifico questo processo fondamentale ed inevitabile che caratterizza l’adolescenza:

  1. Adolescenti, la grande “potatura”: come e (perché) la mente cambia – Corriere.it
  2. Il cervello adolescente: tra fragilità e potenzialità – Stateofmind.it

Il mio studio offre uno spazio riservato e confortevole, dove potersi concedere il tempo necessario per lavorare su sé stessi e avvalersi di consulenze multidisciplinari con la necessaria attenzione alle persone e istituzioni coinvolte nello sviluppo dei ragazzi.

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